Poetesse cinesi della dinastia Tang

Il riconoscimento delle donne nella letteratura cinese

tang dinasty womanIntroduzione: scrittura e potere (maschile). Se si eccettuano quelle società di un remoto passato che su base soprattutto archeologica ipotizziamo fossero organizzate in senso “matriarcale”, per gran parte della storia umana, a tutte le latitudini e presso tutte le civiltà, la cultura dominante si è espressa attraverso gli uomini. È indubbio che i presupposti principali di questo dominio si siano innescati e abbiano continuato ad agire grazie a fatti di natura strettamente biologica della diversità di genere: vale a dire l’esercizio della forza e, in ultima analisi, della violenza, anche se solo minacciata o potenziale. Questo accade anche oggi, pure nelle cosiddette società ove vige lo stato di diritto e in seguito ai progressi e ai diritti civili conquistati dalle battaglie femministe dei decenni passati, battaglie così diverse dalle pose di maniera spesso insincere e strumentali del nostro tempo. Continua a leggere “Poetesse cinesi della dinastia Tang”

Dominatrici e latin lover

Ballata di ogni donna di Erica Jong: impressioni si lettura

Erica jongSentivo nominare questa Erica Jong da anni, da amici innamorati dei suoi libri. L’autrice americana, a detta dei suoi appassionati, si caratterizza per una forza espressiva non comune e per la capacità di rappresentare donne forti, risolute, prepotentemente padrone della propria sessualità, e allo stesso tempo consapevoli della loro debolezza “umana”. Questa è l’idea che mi ero fatto. Poi il caso mi ha fatto arrivare sullo scaffale una delle opere della Jong. Non la più famosa, ma un’opera comunque che pare avere avuto a suo tempo opinioni critiche positive. (Quel caso che ha fatto arrivare il libro nella mia biblioteca personale è l’aver “ereditato” da uno sconosciuto, per vie traverse, alcuni cartoni di libri all’interno dei quali c’era anche Ballata di ogni donna di Erica Jong). Così, senza aspettative mi sono messo a leggere: prima provando divertimento, poi perplessità, e infine  simpatia per l’autrice e le sue donne pantere, tanto per usare un appellativo sessista, intenzionalmente. Continua a leggere “Dominatrici e latin lover”