Dai salotti letterari del XVII secolo alla chiacchiera di oggi
In un mondo dove la comunicazione è tanto pervasiva, siamo ancora capaci di conversare, di parlare tra di noi e di trarne reciproco vantaggio e piacere? Nell’osservarci da fuori, cosi intenti in dialoghi muti con gli schermi dei nostri strumenti tecnologici, nel dilagare delle parole che si sovrappongono nel vecchio ma ancora vitale mezzo televisivo e nella vita di tutti i giorni, sarebbe lecito dubitarne. Ma c’è stata un’epoca nella quale questa attitudine tipicamente umana veniva tenuta in gran conto e in cui conversazione e civiltà hanno largamente coinciso. Tra XVII e XVIII secolo l’Europa, prendendo a modello la cultura di corte del Rinascimento italiano, costruiva una società in cui la parola e il rituale dello stare insieme assumevano un valore centrale e fine a se stesso. E l’epoca dei salotti nobiliari, prima puramente frivoli, e via via luoghi di dibattito delle idee, luoghi dove pare abbiano persino visto la luce le idee illuministe. Continua a leggere “Il tramonto della conversazione”