Le solitudini di Tokyo

Giovani suicidi e solitari espatriati: il lato malinconico della metropoli asiatica

Sei AshinaLo sguardo sulla città. Come ha potuto una società collettivista, dove il gruppo è più importante dell’individuo e dove le relazioni e la gerarchia sono fondamentali, diventare una società frammentata, composta da individui che corrono, indaffarati e spesso soli, come atomi isolati che roteano nel vuoto? Tokyo non è il Giappone, è un’eccezione. Come lo sono tutte le grandi metropoli. La vera vita “media”, forse, è quella dei piccoli centri, delle medie città di provincia. Ma Tokyo, in quanto eccezione, contiene ciò che è tradizionale, tipico della cultura del luogo, e allo stesso tempo ciò che se ne discosta. Dopo tre anni che trascorro qui buona parte dell’autunno, comincio lentamente e con fatica a farmi un’idea più profonda della città. Non tanto nelle sue manifestazioni esteriori e nella sua urbanistica, ma in quello che potrei chiamare “l’intima emotività” di Tokyo. Continua a leggere “Le solitudini di Tokyo”