Agisci in 5 secondi

Note su un famoso libro “motivazionale”

Mel Robbins, La regola dei 5 secondiIl libro di Mel Robbins, La regola dei 5 secondi è un bestseller internazionale. Opera motivazionale per eccellenza, il libro della Robbins fa parte di quel genere che in Italia è stato definito di aiuto-aiuto e che deve in gran parte temi, stili e tecniche al mondo americano.

La semplice regola psicologica che sta alla base del libro (242 pagine nell’edizione italiana tascabile di Pickwik) consiste in questo: qualora dobbiate decidere di fare una cosa o meno, siate esitanti ad iniziare un qualsiasi compito, mettete in atto un conto alla rovescia mentale da 5 a 1, poi agite. Questo espediente, secondo l’autrice e i centinaia di lettori che hanno seguito il metodo, è incredibilmente potente.

Secondo la Robbins, vi sarebbero concrete prove scientifiche, in particolare psicologiche e comportamentali, dietro all’efficacia di questo semplice espediente. Innanzi tutto, il conto alla rovescia “resetta” il pensiero e lo fa concentrare sul compito in questione. È noto, infatti, che la tendenza della mente è quella di valutare pro e contro di ogni azione e, in un certo senso, di generare scuse o precauzioni razionali che prima ritardano l’azione e poi la bloccano definitivamente. Questo “reset” del rimuginare interiore consentirebbe al contrario di agire e di abituare l’individuo all’azione.

Secondo l’autrice, questa abitudine all’azione può portare a prendere decisioni nell’immediato, ma col tempo determinerebbe anche un miglioramento significativo della vita e un trampolino per raggiungere obiettivi importanti. Il ragionamento della Robbins è semplice: “piccole” decisioni e “piccole” azioni, cumulandosi, portano a lungo andare ad un cambiamento significativo. Cambiando una cattiva abitudine o vincendo determinate paure utilizzando la regola dei 5 secondi (per esempio timori di agire in contesti sociali), l’individuo vede progressivamente cambiare il contesto generale della propria esistenza. E questa salvifica regola dei 5 secondi varrebbe tanto nella vita personale e sociale, quanto in quella lavorativa.

La forza espressiva del racconto trae beneficio dalla narrazione in prima persona dell’autrice che racconta il suo periodo di difficoltà, se non proprio di fallimento, intorno ai quarant’anni. Questo tono di rivincita e successo rende le parole della Robbins coinvolgenti proprio perché si percepisce che l’autrice ha vissuto dall’interno le vicende che narra, anche se a tratti impiegando toni eccessivamente emotivi e sentimentali. Non ne deriva, al contrario, un vantaggio in termini di convincimento e in senso stilistico, il riportare una fitta schiera di testimonianze in tutto il corso del libro. Parole di testimoni che si possono ritenere in perfetta buona fede, ma che donano agli “adepti” della Robbins un’aurea settaria, con la poco utile sensazione del lettore di ascoltare individui caduti nel noto meccanismo dell’auto-convinzione che rafforza se stessa. È vero, d’altra parte, che il lettore americano è ben più avvezzo a fare appello ad emozioni e a senso di comunanza in contesti motivazionali di questo genere (come avviene, anche qui in Italia, nella politica degli ultimi decenni, ad esempio).

Libro in definitiva utile, anche se spiegazione, concetti e qualche esempio della regola dei 5 secondi avrebbero richiesto meno della metà delle pagine. Opere di questo genere sono senz’altro utili se il lettore non ne ricava totem intoccabili e dogmi di vita, prendendo pragmaticamente quello che può servire nella concreta azione pratica. E sotto questo punto di vista, come dicevamo, in molto meno spazio si possono spendere parole chiare e dirette. Insomma, meno chiacchiere e più azione: 5, 4, 3, 2, 1…

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...