Il Piccolo manuale di decisioni strategiche di Mikael Krogerus e Roman Tschäppeler
Un piccolo libro, con la copertina rigida, nera, in finta pelle. Il titolo è impresso in caratteri argentati. Sembra una Bibbia, ma è il Piccolo manuale delle decisioni strategiche, di Mikael Krogerus e Roman Tschäppeler. Pubblicato da Rizzoli qualche anno fa, il manualetto è un concentrato di tutte le idee (che circolano ormai da decenni) sull’organizzazione, la crescita personale, la gestione del proprio tempo. Ma pur non dicendo niente di nuovo, il libretto di Krogerus e Tschäppeler è una pubblicazione intelligente.
Per ogni problema, descritto in poche frasi nella pagina di destra, c’è il suo schema, il suo diagramma, sulla pagina di sinistra. L’insieme del testo e degli schemi, dei diagrammi, costituisce un “modello” che, a detta degli autori, deve servire a “gestire il caos della realtà e a fornire strumenti per osservarlo e cercare di guarda oltre”. È così con temi di questo tenore: “Come trovare la soluzione più adeguata”, “Come capire se si persegue il giusto fine”, “Come avvengono gli errori”, e così via. Va detto, però, che il libro si divide in tre sezioni separate; i titoli illustrano di per sé il contenuto delle parti: “Come migliorarmi”, “Come capirmi meglio”, “Come capire meglio gli altri”, e infine “Come migliorare gli altri”.
Se siete avidi frequentatori della letteratura della crescita personale, troverete poco di nuovo in queste pagine. Tuttavia, il merito del libro è quello di essere veramente di veloce e facile fruizione e di immediata comprensione grazie al ricchissimo apparato di schemi, tabelle e diagrammi. Per chi conosce già i temi, vale come una sorta di breviario di salvezza riassuntivo, per rimanere all’interno della metafora religiosa.
Chi vi scrive, dopo una fase (non troppo lunga) di infatuazione per libri sulla crescita personale, ha tratto le conclusioni che nell’agire pratico queste cosiddette tecniche siano in realtà di un’utilità relativa. O meglio, sono di grande utilità, ma in frangenti di vita quotidiana e il tutto si riduce a pochi concetti generali. Tra i tanti testi che promettono di cambiare la vita, le miriadi di tecniche che promettono di farvi raggiungere tutti gli obbiettivi che sognate, la vera utilità deriva dal focalizzarsi su errori di vita pratica che, come ci ripetono tutti questi coach e santoni del successo, sono i veri ostacoli alla realizzazione di qualcosa. Organizzare il tempo, focalizzarsi, comprendere i comportamenti e il contesto favorevoli, lo si impara nella vita, col tempo. I nostri santoni del successo ci danno una spinta, ci dicono quello che in qualche momento abbiamo pensato, ma poi ci siamo dimenticati di mettere in pratica.
Concludendo questa nota di lettura insolitamente breve (che altro volete dire?), il Piccolo manuale delle decisioni strategiche è un libretto da non prendere troppo sul serio, ma da leggere e trarne giovamento. Tutto sommato, schematizzare e astrarre è una peculiarità umana che ci ha consentito di arrivare come specie dove siamo ora. Bel guadagno, penserà qualcuno.