Clarissa Goenawan: un esempio di letteratura dell’era globale
La pandemia prima, e le vicende geopolitiche poi, hanno ridimensionato l’idea di un mondo aperto e globale. La contrazione della mobilità internazionale per oltre un biennio ha certamente inciso in questo processo, ma capiremo solo in un futuro prossimo se un fenomeno che avrebbe dovuto e potuto costituire solo una fase di passaggio, influenzerà la formazione di una nuova forma mentis. Va detto, però, che la confusione tra globalizzazione intesa in senso economico, come esportazione di modelli liberisti e sostanzialmente come occidentalizzazione/americanizzazione, è stata sovente confusa con la parallela formazione di una cultura globale, senz’altro pesantemente influenzata da modelli occidentali, ma poi risultante da forme di contaminazione e ibridazione. Se la perdita della prima non è certamente una tragedia, la perdita della seconda sarebbe certamente un passo indietro nella costituzione di un mondo aperto e in grado di valorizzare le potenzialità dell’era globale. È con simpatia, dunque, che possiamo riportare un esempio riuscito di “letteratura globale” nella figura della giovane Clarissa Goenawan (classe 1988). Questa breve nota non riguarderà il libro esordio di Clarissa Goenawan. Rainbirds (pubblicato in Italia da Carbonio Editore e tradotto da Viola Di Grado), se non tangenzialmente. Il focus sarà posto sull’autrice. Continua a leggere “Indonesia, Singapore, Giappone”