La gerarchia delle perfezioni

La macchina mondiale di Paolo Volponi

volpNel 1965 il premio Strega, uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, venne assegnato a un romanzo breve di un autore che oggi è perlopiù caduto nel dimenticatoio. Triste destino condiviso da molti importanti autori della nostra letteratura nel secondo dopoguerra. Il romanzo sul quale spenderemo qualche parola è La macchina mondiale di Paolo Volponi. Nativo della piccola città di Urbino, Volponi era stato una figura di letterato noto tra gli anni Cinquanta e Sessanta, in particolare per il suo ruolo di dirigente alla Olivetti, ruolo che gli era stato assegnato proprio per portare avanti l’utopia olivettiana di industria umana e culturale. Nell’opera non vastissima di Volponi La macchina mondiale è certamente il libro più importante, e di questa utopia serba una forte traccia. Continua a leggere “La gerarchia delle perfezioni”

Combattere le tigri a mani nude

Elogio di Sandokan (e del suo creatore, Emilio Salgari)

TigriSarà forse perché nel rivendicare gusti ingenui, il critico o il semplice lettore, si dichiara indirettamente ricercato e raffinato. O sarà semplicemente perché i romanzi del ciclo di Sandokan di Emilio Salgari sono effettivamente di una godibilità che crea subito affezione per il suo impavido eroe. Lettura per ragazzi e lettura vintage ad un tempo. La prima, una categoria che ha condannato molte opere ad una nicchia che non apparteneva loro, mettendo in ombra alcuni importanti capolavori della letteratura mondiale (uno su tutti, Jules Verne). La seconda etichetta, quella di vintage, più onesta: i “ragazzi” di oggi forse non hanno mai sentito parlare di Sandokan, e già per la mia generazione i libri di infanzia, negli anni Ottanta del secolo scorso, erano altri. Continua a leggere “Combattere le tigri a mani nude”

Impeto e libertà

L’autobiografia di Vittorio Alfieri

Vita Alfieri.pngPonte di passaggio tra Classicismo e Romanticismo, Vittorio Alfieri è, al pari di Byron, importante come personaggio e personalità, quanto e forse ancor più che come autore. Lo si comprende bene leggendone la vita: temperamento libertario e impulsivo, sempre alla ricerca di una libertà totale, decide di non sposarsi e di non procreare in modo consapevole, rinuncia all’eredità paterna in favore della sorella in cambio di un vitalizio, si congeda dall’esercito per non dover chiedere il permesso di viaggiare al Re.

E poi viaggia tantissimo. Da una prima gioventù dall’orizzonte troppo provinciale, fugge non appena responsabile legalmente di se stesso, in giro per l’Europa, passando per le terre scandinave, la Russia, la Germania, la Francia, l’Inghilterra, la penisola iberica. Continua a leggere “Impeto e libertà”