Perché gli italiani amano così tanto il Giappone?

Tra influencer, semplificazioni e idealizzazioni, storia di uno strano amore

Penso che questo fenomeno sia così particolare, socialmente e mediaticamente, da risultare difficile da spiegare anche da parte degli esperti di comunicazione. Perché, già da qualche decennio, il Giappone è così di moda tra gli italiani? Sono convinto che questa popolarità non derivi solo da un mio “effetto algoritmo”. Mi occupo di questa tematica da tempo, così i social e i dispositivi che uso mi mostrano costantemente contenuti legati al Giappone. Si rischia di confondere la mia “rappresentazione algoritmica” personalizzata con la realtà. Ma in effetti, se osserviamo attentamente, la presenza di contenuti legati al Giappone è davvero enorme. La domanda iniziale non ha risposte semplici. Il legame tra italiani e il Paese del Sol Levante va spiegato non soltanto attraverso fenomeni sociali e mediatici, ma anche valutando se esista un’insospettabile affinità culturale. Ma proviamo ad affrontare questo fenomeno in modo più sistematico. Continua a leggere “Perché gli italiani amano così tanto il Giappone?”

Anime, Manga e Light novel

Introduzione al Giappone Pop per profani (e “boomer”)

9788834922040_0_536_0_75Introduzione. Mi propongo di scrivere un breve testo che possa servire come introduzione alla comprensione di quello che viene definito “Giappone pop”. Se si entra in una qualsiasi libreria oggi, è possibile accorgersi che esiste almeno un angolo destinato ai famosi manga. Il “Giappone pop”, per come lo intendo qui, è in particolare rappresentato proprio da prodotti culturali come quelli citati nel titolo: anime, manga e light novel. Molte delle informazioni contenute in questo articolo potrebbero apparire scontate a chi frequenta questi temi da sempre, ma mi è sembrato indispensabile essere un po’ didascalico proprio per fornire un primo quadro di riferimento a chi, non sapendone nulla, vuole approfondire l’argomento. L’etichetta del sottotitolo “per profani (e “boomer”)” è scherzosa e seria allo stesso tempo. La mia generazione (ero bambino negli anni Ottanta) ha fatto in tempo a venire in contatto con la fase pionieristica di questo fenomeno prima che divenisse un fenomeno globale. Gli anime storici di quegli anni sono spesso oggetto di meme e ironie goliardiche, visti non senza una certa amara nostalgia per un’infanzia e una giovinezza ormai volate via da tempo. Ma ai più, la fase recente di questo fenomeno, a partire dai tardi anni Novanta in poi, sfugge del tutto. Continua a leggere “Anime, Manga e Light novel”

“Kawaii!”

Sociology of “kawaii”: from Japan to the world

Hello KittyThe meaning of the word and the characters of “kawaii.” The “Japan mania” of recent years, conveyed mainly by pop culture products such as anime and manga, has made certain terms such as the one we discuss here familiar: “kawaii.” I will devote a few lines to somewhat scholastic but necessary definitions to understand what we are talking about, and then move on to a freer approach in investigating this phenomenon. This approach would like to be inspired by contamination between disciplines and, above all, characterized by a freedom to follow all cues for interpretation without fear of saying something unscholarly. The word “kawaii” is translatable as Italian for “cute,” but there is a nuance in the original Japanese word that is somehow lost in its rendering in a different language. Indeed, a word is also anchored in the social context in which it was born, and the loss of these ties, which also has semantic implications, brings a certain degree of emptying. We will try to identify the characteristics of “kawaii” later; here we content ourselves with defining the word in general. Thus, the adjective “kawaii” describes that which is “cute,” “adorable.” But it has a feminine undertone. In fact, a girl is “kawaii,” but a boy is not, another adjective is used (unless we want to give a particular connotation to our comment). The use of the term is also more frequently employed by female subjects. Continua a leggere ““Kawaii!””

Che carino!

Sociologia del “kawaii”: dal Giappone al mondo

kawaiiIl significato della parola e i caratteri del “kawaii”. La “Japan mania” degli ultimi anni, veicolata soprattutto da prodotti della cultura pop come anime e manga, ha reso familiare certi termini come quello di cui parliamo qui: il “kawaii”. Dedicherò qualche riga a definizioni un poco scolastiche ma necessarie a capire di cosa parliamo, per poi passare ad un approccio più libero nell’indagine di questo fenomeno. Questo approccio vorrebbe essere ispirato alla contaminazione tra discipline e, soprattutto, caratterizzato da una libertà di seguire tutti gli spunti di interpretazione senza timore di dire qualcosa di poco accademico. La parola “kawaii” è traducibile con l’italiano “carino”, ma nella parola giapponese originale è presente una sfumatura che in qualche modo si perde nella sua resa in una lingua diversa. Una parola, infatti, è anche ancorata al contesto sociale che in cui è nata, e la perdita di questi legami, che ha risvolti anche semantici, porta un certo grado di svuotamento. Cercheremo di individuare più avanti le caratteristiche del “kawaii”, qui ci accontentiamo di definire in generale la parola. L’aggettivo “Kawaii” descrive, quindi, ciò che è “carino”, “adorabile”. Ma ha una sfumatura femminile. Infatti, una ragazza e “kawaii”, ma un ragazzo non lo è, si usa un altro aggettivo (a meno che non si voglia dare una connotazione particolare al nostro commento). Anche l’uso del termine è più frequentemente impiegato da soggetti femminili. Continua a leggere “Che carino!”

“Asian girls”. Romanzo

Un viaggio tra Giappone, Cina e Corea alla ricerca di se stessi

Asian girls - COPERTINA AMAZON RIGIDA Restyling bis lug 24Le crisi esistenziali rientrano nei cliché dell’esistenza (e della narrativa). Ed è proprio questo ad indispettire il frivolo e disilluso Bimko, professore di liceo alle prese con una vita di ordinaria mediocrità: un amore ormai consumato, la perdita di fiducia in ogni suo antico ideale, l’insoddisfazione per una quotidianità grigia e banale. Cultore di letteratura cinese e giapponese, è affetto da un’insana ossessione erotico-estetica per le donne dell’Asia orientale, un tipo di bellezza alla quale assegna addirittura significati allegorici e spirituali. Decide così di lasciarsi tutto alle spalle, di scivolare in un vitalismo entusiasta e di partire per l’Asia Orientale. Il romanzo è la storia di questo grottesco viaggio, tra Cina, Corea e Giappone, lungo il quale Bimko è vittima di avventure esilaranti e inverosimili nel tentativo improbabile di radunare ragazze disposte a vivere con lui in un convivio di amore collettivo. Continua a leggere ““Asian girls”. Romanzo”

Banana Yoshimoto: tra sogno e alienazione

Il ruolo del romanzo “Kitchen“nella letteratura giapponese contemporanea

kitchenNegli anni Ottanta del XX secolo la visione di un Giappone che si faceva “pericoloso” sul piano economico e che andava minacciando il primato occidentale, aveva dominato la pubblicistica europea e statunitense. La stampa occidentale poneva il paese del Sol Levante nella stessa posizione oggi occupata dalla Cina nella narrazione dei media. Tuttavia, proprio quella crescita economica aveva permesso al paese di sviluppare una via autonoma anche in quei settori della cultura di massa che erano stati appannaggio dell’Occidente, e dell’America in particolare. Nei decenni Settanta e Ottanta, infatti, comincia quello sviluppo del settore dell’entertaiment riguardante il cinema di animazione e il fumetto (settori ormai conosciuti nel mondo con la dicitura giapponese anime e manga) che nei decenni successivi sarebbero diventati fenomeni della cultura di massa, facendo del Giappone un influencer mondiale. Va detto, d’altra parte, che la componente artistica, la ricerca di una narrazione esteticamente valida e veicolante valori e messaggi, non entrava in contraddizione con la natura di un mercato dell’intrattenimento che doveva forzatamente porre tra i propri obiettivi crescita e profitto: anime e manga col tempo sono diventati – pur dentro questa cornice – opere d’arte a tutto tondo. Continua a leggere “Banana Yoshimoto: tra sogno e alienazione”

“Iro Iro” di Giorgio Amitrano

In un libro divulgativo, una dichiarazione d’amore per la cultura giapponese

iroGiorgio Amitrano è un noto yamatologo, docente all’Orientale di Napoli. Il termine yamatologo forse è ormai desueto: designa uno studioso della cultura giapponese, in particolare della lingua e della letteratura. In questo suo Iro iro. Il Giappone tra pop e sublime, l’autore abbandona i panni dello studioso e si lascia andare un po’. Non un testo freddo, accademico, da specialista, ma un’incursione variopinta in vari ambiti della multiforme cultura nipponica. Quello di Amitrano è un vero, grande amore. Il lettore, al di là del contenuto, percepisce subito il tono incantato nel raccontarci del Giappone. Il libro è inframezzato da riflessioni con qualche nota biografica: da queste scopriamo che la passione per il Giappone iniziò negli anni universitari, che l’autore visse per alcuni anni a più riprese in varie città del paese, e che questa dimensione immaginativa non lo ha mai più lasciato da allora. Ma tale passione si era finora espressa nel linguaggio della didattica universitaria, degli articoli accademici. Continua a leggere ““Iro Iro” di Giorgio Amitrano”