La vaghezza del significato

La precisione (o limitatezza) semantica è una caratteristica

delle lingue occidentali (indoeuropee)

kuruNon ho le pretese di “fare” linguistica in queste poche note. Questo breve testo andrà considerato più una riflessione intuitiva, basata su impressioni personali, sulle lingue e sulle loro differenze, che un testo di qualche valore scientifico. Se fossi uno studioso serio e metodico, direi che il tema di questa nota tocca la linguistica comparativa. Tuttavia, se non si ha la pazienza di riordinare le idee e studiare con metodo un oggetto di studio, uno spunto di riflessione può essere altrettanto utile. Da circa tre lustri, poco più, mi dedico allo studio delle lingue. Scopo principale è quello comunicativo, e una passione e curiosità per l’oggetto in sé. Tuttavia, complice un certo interesse anche per la linguistica, non ho potuto fare a meno di elaborare qualche teoria ingenua su alcuni aspetti del linguaggio in relazione alle diverse lingue. Continua a leggere “La vaghezza del significato”

Parlare in qualsiasi lingua?

“Il Parla Lingue”, piccolo manuale motivazionale del poliglotta irlandese Benny Lewis

il-parla-lingue-libroBenny Lewis è un noto poliglotta irlandese che ha riscosso un certo successo mediatico sul web, anche grazie al suo ruolo di testimonial per una piattaforma on-line (a pagamento) per imparare le lingue da autodidatta. Ho sempre avuto una certa perplessità per i poliglotti dell’epoca del web, quanto stima per gli eruditi del passato, traduttori, lettori di opere letterarie e scientifiche, unico vero modo per imparare in profondità un idioma straniero oltre la soglia dell’uso colloquiale (come il “santo” protettore dei poliglotti, il leggendario Cardinale Gaspare Mezzofanti). Ascoltando coloro che dicono di conoscere molte lingue sul web, non di rado mi sono imbattuto in una pronuncia sommaria, in frasi standard imparate a memoria, giusto per realizzare un video “poliglotta” acchiappa like su Youtube. Mi sono accorto di questa finzione mediatica solo per quelle (poche) lingue che mastico un poco, e che esercito con gran fatica e dedizione (direi amore, nel senso sentimentale del termine); la perplessità di ridurre la conoscenza di una lingua a qualche frase imparata a memoria, come dicevo, mi ha sempre lasciato perplesso. Continua a leggere “Parlare in qualsiasi lingua?”

Ma come si imparano le lingue?

Un’introduzione alla linguistica acquisizionale

ChiniIl piccolo manuale introduttivo alla Linguistica acquisizionale di Marina Chini (M. Chini, Che cos’è la linguistica acquisizionale? Carocci 2005), rientra in quelle utilissime letture condensate che ci permettono di accedere al quadro di insieme di una disciplina senza scontrarci con una mole troppo ampia di dati e concetti. Pensato per gli studenti, è lettura consigliata anche per coloro che, desiderosi di imparare una lingua straniera, vogliano diventare maggiormente consapevoli dei meccanismi che stanno alla base dell’apprendimento. La Linguistica acquisizionale, infatti, è quell’area di studio che si occupa dell’acquisizione di una seconda lingua non materna (la cosiddetta L2). Un campo ben diverso, dunque, dallo studio del bilinguismo, fenomeno che si verifica quando l’individuo forma la sua competenza linguistica in una o più lingue nel corso dell’infanzia, padroneggiandole con pari competenza. Continua a leggere “Ma come si imparano le lingue?”

Tradurre, un’abilità (anche) motoria

Sottocodici linguistici, capacità traduttiva e “sinestesie” sensoriali

La capacità di padroneggiare più sistemi di comunicazione verbale è innata nella nostra specie. Individui che conoscono e usano più lingue nel corso della giornata sono un fatto abituale in molte aree del pianeta. Questo fatto è invece difficilmente osservabile in società dove predomina un forte monolinguismo. È il caso di entità statali formatisi storicamente su territori geografici coincidenti con parlanti di una sola lingua, come l’Italia o la Francia, dove le minoranze linguistiche o dialettali, geograficamente separate o diluite nella società, non entrano in competizione con il monolinguismo dominante delle istituzioni o dei mezzi di comunicazione di massa. Continua a leggere “Tradurre, un’abilità (anche) motoria”