Tensioni tra Cina e Giappone

L’Asia orientale, tra storia condivisa e tensioni del presente

La politica tende sempre a polarizzare e a generare tensioni. Per uno spazio come questo, e per la pagina social ad esso collegata che tratta temi culturali sull’Asia Orientale, non è mai ideale affrontarla in modo diretto. Tuttavia l’attualità delle tensioni tra Cina e Giappone mi spinge a condividere qualche riflessione. Mi trovo infatti nella particolare condizione di nutrire una profonda passione per entrambe le culture. I rapporti storici e culturali tra Cina e Giappone sono forse il tema che più mi affascina. Mi capita di “litigare” bonariamente con amici giapponesi lodando la Cina, così come di ricevere commenti poco lusinghieri quando con amici cinesi esprimo apprezzamento per il Giappone. Continua a leggere “Tensioni tra Cina e Giappone”

Gli ultimi giorni di Teresa Teng

La fragilità e la normalità di una star della musica asiatica

L’8 maggio 1995 l’Asia intera fu scossa dalla scomparsa improvvisa e prematura, a soli 42 anni, della cantante cinese-taiwanese Teresa Teng, conosciuta nelle aree di lingua cinese con il suo vero nome, Dèng Lìjūn (邓丽君). Nata nel 1953 a Taiwan, Teresa Teng divenne un’icona della musica pop grazie alla sua voce delicata e al tono emotivo con cui interpretava i temi universali delle sue canzoni, tra i principali l’amore e la nostalgia. Il suo stile musicale, un pop melodico declinato in senso asiatico, era caratterizzato da una fusione tra musica tradizionale cinese e arrangiamenti occidentali. Tra le principali hit si ricordano 《月亮代表我的心》 The Moon Represents My Heart, inno romantico simbolo del suo repertorio, 《我只在乎你》 I Only Care About You, una ballata malinconica a tema amoroso, e 《甜蜜蜜》 Sweet as Honey, un motivo allegro divenuto la colonna sonora di un’epoca. Continua a leggere “Gli ultimi giorni di Teresa Teng”

Hong Kong, l’anima di una città incredibile

Tra storia, cinema e letteratura, l’essenza di una delle metropoli più straordinarie dell’Asia.

Hong KongOpera a metà strada tra diario di viaggio, saggio e opera letteraria, Hong Kong. L’anima di una città incredibile cerca di svelare l’essenza e l’identità di una delle metropoli più affascinanti dell’Asia Orientale. Dopo una breve introduzione sulla storia di Hong Kong, il libro esplora vari temi chiave: l’influenza del paesaggio urbano sulla visione della vita degli abitanti, il modo in cui vengono vissuti gli spazi sociali, la storia dello sviluppo architettonico e la dimensione linguistica, letteraria e spirituale della città. Cinema e letteratura hanno creato un immaginario collettivo della città, dipingendola ora come intima e romantica “Parigi d’Oriente”, ora come la violenta città delle Triadi. Ma soprattutto, questo libro racconta della Hong Kong autentica e genuina che si cela dietro la facciata di centro finanziario globale: la città vibrante dei mercati rionali, dei piccoli templi incastonati tra i grattacieli, dei parchi cittadini pieni di vita. Continua a leggere “Hong Kong, l’anima di una città incredibile”

I mercati di Sham Shui Po

Qualche estratto del libro (in bozza) “Hong Kong, l’anima di una città incredibile”, di prossima uscita

469748425_512796455124072_4560471979445824616_n[…] Intenzionato a scoprire la vera anima della città, imbocco Nathan Road verso nord con l’idea di percorrerla per un tratto e poi deviare verso nord-ovest, e arrivare così al distretto di Sham Shui Po. È lì che si trovano i mercati rionali più vivaci di Hong Kong, ed è lì che, a quanto pare, non troverò traccia di stranieri occidentali e di turisti. La vita vera, insomma, quella che sto cercando. Alla fine, avrò vagato per la vecchia Hong Kong per circa otto ore, e tornerò esausto al mio hotel, ma entusiasta per l’umanità riscoperta, con immagini vere e piene di vita negli occhi. Continua a leggere “I mercati di Sham Shui Po”

Dalla punta di pennello alle insegne al neon

Il fascino della scrittura: i caratteri cinesi

462576640_582797030897519_1803263300431755273_nIn ogni manuale di introduzione alla scrittura o alla grammatica delle lingue che usano i caratteri cinesi (in cinese 汉字 hànzì, in giapponese 漢字 kanji), troverete un minimo di storia di questo antichissimo metodo di scrittura, tanto complicato quanto affascinante e incredibilmente espressivo. Scoprirete che i caratteri sono gli stessi, o quasi, nelle lingue cinese e giapponese, ma con delle differenze. Nella Cina continentale negli anni ’50 sono stati introdotti i caratteri semplificati per aumentare l’alfabetizzazione: lo scopo era rendere la scrittura più semplice, riducendo il numero di tratti necessari per un carattere. Questo ha sì semplificato i caratteri tradizionali, permettendo a più persone di imparare a leggere e scrivere, ma in qualche caso ha eliminato il segno “semantico” che rendeva il carattere significativo, talvolta impoverendo il carattere che ne è risultato. Taiwan e Hong Kong hanno invece scelto di mantenere i caratteri tradizionali non semplificati. Questi caratteri sono più vicini a quelli usati nella letteratura classica. Continua a leggere “Dalla punta di pennello alle insegne al neon”

Poetesse cinesi della dinastia Tang

Il riconoscimento delle donne nella letteratura cinese

tang dinasty womanIntroduzione: scrittura e potere (maschile). Se si eccettuano quelle società di un remoto passato che su base soprattutto archeologica ipotizziamo fossero organizzate in senso “matriarcale”, per gran parte della storia umana, a tutte le latitudini e presso tutte le civiltà, la cultura dominante si è espressa attraverso gli uomini. È indubbio che i presupposti principali di questo dominio si siano innescati e abbiano continuato ad agire grazie a fatti di natura strettamente biologica della diversità di genere: vale a dire l’esercizio della forza e, in ultima analisi, della violenza, anche se solo minacciata o potenziale. Questo accade anche oggi, pure nelle cosiddette società ove vige lo stato di diritto e in seguito ai progressi e ai diritti civili conquistati dalle battaglie femministe dei decenni passati, battaglie così diverse dalle pose di maniera spesso insincere e strumentali del nostro tempo. Continua a leggere “Poetesse cinesi della dinastia Tang”

Il Sud-Est Asiatico in (precario) equilibrio

Un mosaico di lingue (letterature) e paesi in forte sviluppo, cerca di rimanere equidistante nello scontro Cina-Stati Uniti. 

nuovo-2-3Questa nota potrebbe sembrare fuori tema rispetto agli articoli che di solito pubblico. L’anomalia si spiega in questo modo: si tratta di una nota nata dall’esigenza di comprendere meglio la situazione socio-economica di quel vasto spazio geografico noto come Sud-Est Asiatico. Questa esigenza è sorta durante una “ricerca” preliminare, un po’ a tentoni, sulle letterature autoctone prodotte, in particolare, a Singapore e Hong Kong. Anche se Hong Kong non è, strettamente parlando, nel ‘Sud-Est Asiatico’, ha però forti legami con quest’area. Nel corso di alcuni mesi, ho annotato i titoli di vari autori e opere, compresi quelli occidentali, che hanno scritto romanzi o raccolte di racconti ambientati in questi luoghi. Le opere letterarie che ho annotato sono state scritte in cinese cantonese, mandarino, malese (una delle lingue ufficiali anche di Singapore) e inglese. Tuttavia, mi sono reso conto che rischiavo di costruire ‘isole senza storia’. Infatti, a parte Hong Kong, una città che ha sempre suscitato il mio interesse, non conoscevo molto della storia del Sud-Est Asiatico, né della sua attuale situazione socio-economica e politica. Continua a leggere “Il Sud-Est Asiatico in (precario) equilibrio”

Draghi, grattacieli e fiori di ciliegio

Passeggiate sentimentali tra Giappone, Cina e Corea: letteratura e cultura pop

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Gli scritti che compongono questo agile libro testimoniano il grande amore dell’autore per l’Oriente. L’Asia orientale, tra Giappone, Cina e Corea, è infatti l’universo immaginativo in cui l’autore si immerge da anni. Un legame più passionale che accademico. Questo libro è un viaggio tra le pagine di altri libri, tra fotogrammi di film, tra sogni e suggestioni. Dai grandi autori della letteratura cinese ai romanzi contemporanei che hanno cambiato il volto della narrativa giapponese degli ultimi anni (Banana Yoshimoto, Sayaka Murata, Mieko Kawakami). Passando per i fenomeni sociologici dell’Asia “pop”, come il concetto di kawaii (carino, grazioso) e la cultura otaku, il Giappone delle dame nella cultura di corte, l’Asia vista attraverso i videogames e il cinema di arti marziali. Un’attenzione particolare è riservata alle figure femminili – autrici e personaggi – nella letteratura giapponese, cinese e coreana, così come ai personaggi “maledetti”, alienati e ribelli. Continua a leggere “Draghi, grattacieli e fiori di ciliegio”

Oriente immaginato, Oriente sognato

Cina e Giappone nell’immaginario occidentale attraverso la cultura pop, il cinema e i videogames negli ultimi decenni del XX secolo

uta_Bad_Dudes_vs_Dragon_Ninja_1988_ERBE_Software_5638_screenshoIntroduzione. La seconda parte del XX secolo, dal secondo dopoguerra in poi, ha visto un progressivo espandersi della mobilità internazionale. In seguito al processo di integrazione economica e socio-culturale che dagli anni Novanta abbiamo cominciato a definire più precisamente come globalizzazione, il mondo si è sempre più rimpicciolito. Il trattato di Schengen e i voli low cost, oltre tutto, hanno reso l’Europa uno spazio unico anche dal punto di vista del turismo. Già la mia generazione che ha vissuto l’infanzia negli anni Ottanta, stenta a ricordare un’Europa di frontiere e passaporti. Tuttavia, malgrado il rimpicciolimento del mondo, la fascinazione di terre lontane rimane. Il turismo di massa non ha fatto che confermare, a seconda delle mode e dei momenti, l’attrazione per quelle terre che incuriosiscono, attraggono, paiono esotiche. Occorre però sempre tenere presente che la categoria di “esotismo” è determinata dal punto di vista, e che qui partiamo dalla visione europea del mondo. Continua a leggere “Oriente immaginato, Oriente sognato”

La Cina del Caos primordiale

Il Sorgo rosso di Mo Yan

Mo Yan il Sorgo rossoSe lo guardiamo solamente da un punto di vista di “genere”, Sorgo rosso di Mo Yan è senz’altro un romanzo storico. Attraverso la storia di una famiglia e delle vicende di un villaggio nel nord della Cina, si racconta la storia della guerra sino-giapponese e le vicende che videro contrapporsi in una guerra civile i collaborazionisti, i nazionalisti e i comunisti, con cambi di fronte e alleanze a complicare le cose. Ma ci si libera in fretta da questa etichetta. Per Sorgo rosso si devono scomodare etichette un po’ abusate come saga, epopea. Le vicende, infatti, attraversano le generazioni, un tempo lungo enfatizzato anche dalla voce narrante che parlando della sua famiglia ci racconta la storia di suo nonno, sua nonna, suo padre, appellandoli sempre con questi nomi anche mentre narra le vicende dei suoi famigliari da giovanissimi. Queste prospettive riduttive, però, sono adatte ad una quarta di copertina, utili a inquadrare un’opera, ma niente di più. Sono invece del tutto insufficienti per descrivere l’intensità di un libro che da solo spiegherebbe il premio Nobel per la letteratura di cui l’autore fu insignito nel 2012. Continua a leggere “La Cina del Caos primordiale”

“Asian girls”. Romanzo

Un viaggio tra Giappone, Cina e Corea alla ricerca di se stessi

Asian girls - COPERTINA AMAZON RIGIDA Restyling bis lug 24Le crisi esistenziali rientrano nei cliché dell’esistenza (e della narrativa). Ed è proprio questo ad indispettire il frivolo e disilluso Bimko, professore di liceo alle prese con una vita di ordinaria mediocrità: un amore ormai consumato, la perdita di fiducia in ogni suo antico ideale, l’insoddisfazione per una quotidianità grigia e banale. Cultore di letteratura cinese e giapponese, è affetto da un’insana ossessione erotico-estetica per le donne dell’Asia orientale, un tipo di bellezza alla quale assegna addirittura significati allegorici e spirituali. Decide così di lasciarsi tutto alle spalle, di scivolare in un vitalismo entusiasta e di partire per l’Asia Orientale. Il romanzo è la storia di questo grottesco viaggio, tra Cina, Corea e Giappone, lungo il quale Bimko è vittima di avventure esilaranti e inverosimili nel tentativo improbabile di radunare ragazze disposte a vivere con lui in un convivio di amore collettivo. Continua a leggere ““Asian girls”. Romanzo”

Le incredibili avventure di Li Testapelata

Il romanzo Brothers dello scrittore cinese Yu Hua

Yu Hua scrittore cinese

Sembra che il primo Yu Hua (余华 Yúhuá) si fosse incamminato sulla strada della scrittura sotto l’influenza di Franz Kafka e di Kawabata Yasunari. Questi due ultimi autori, un ceco di lingua tedesca e un giapponese, erano certamente accomunati dalla capacità di raccontare l’aberrazione di una realtà senza sconfinare nel fantastico e nel soprannaturale (parliamo, ovviamente, del Kafka de Il Processo e de Il Castello). Ma il Yu Hua di Brothers (兄弟 Xiōngdì), titolo all’inglese che rende la versione italiana di questo enorme romanzo, è già voce autentica, autonoma di questo scrittore. Ma chi è Yu Hua? Classe 1960, la critica lo considera uno dei più significativi autori della nuova generazione, anche grazie alla sua sostanziale capacità di descrivere gli epocali cambiamenti avvenuti nella società cinese. Un piglio fiabesco che, come vedremo, pone ancora più in risalto alcuni elementi di violenza che il rotolare della storia umana porta inevitabilmente con sé. Continua a leggere “Le incredibili avventure di Li Testapelata”

Una perversa e frenetica decadenza

Nota su Insaziabilità di Stanisław Ignacy Witkiewicz

witkiewiczlibroInsaziabilità, il romanzo del polacco Witkiewicz del 1930, è un’opera assurda e totalmente folle. E anche per questo è un capolavoro. Oltre cinquecento pagine di rimuginio interiore, in una prosa iper-barocca e serratissima, vivace, confondente, labirintica e alienante, dove la trama assume quasi un’importanza secondaria. La storia, infatti si riassume in poche righe. Il romanzo racconta la storia del giovane Genezyp Kapen, figlio di un ricco birraio, che finisce nell’esercito. Il contesto che fa da sfondo alla vicenda è abbastanza inquietante. Siamo in un momento indefinito del XX secolo, e il cinesi stanno conquistando militarmente il mondo ed esportando il comunismo. Grazie all’adozione dell’alfabeto (sic!), la loro civiltà ha avuto un’accelerazione improvvisa, sorpassando militarmente e tecnologicamente il resto del mondo. Loro missione è governare la “razza” bianca, ormai moralmente decaduta e incapace di governarsi autonomamente, ed estirpare l’individualismo, malattia dell’occidente; arrivati al loro obiettivo, infatti, imporrano l’ibridazione tra i “gialli” e i “bianchi” per creare una razza nuova e risollevare le sorti dell’umanità. Continua a leggere “Una perversa e frenetica decadenza”

Funambolici pop-miscugli musicali asiatici

Il rapper malese-cinese Namewee: uno sguardo pop-antropologico sull’incredibile vitalità musicale della giovane Asia

nameweeNel tempo delle ossessioni per il recupero di “radici” culturali (inventate), se ti imbatti in artisti come Namewee puoi perdere il senso dell’orientamento. Giovane artista malese di grande fama nel Sud-est asiatico, canta in cinese, sua lingua madre insieme al malese, e in varie altre lingue. Scrive canzoni dal gran piglio ironico (qualche volta vicino ai nostri Elio e le storie tese), e si diverte a prendere in giro in modo affettuoso, cambiando lingua all’occorrenza, i vari popoli di quell’area di mondo. Ridi e scherza, macina milioni di visualizzazioni su Youtube. Finge spensieratezza, ma si coglie, qua e là, una sua visione politica che… dovrete scoprire da soli. Continua a leggere “Funambolici pop-miscugli musicali asiatici”